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COME SARÀ IL VIAGGIATORE DEL FUTURO?

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I film e i romanzi di fantascienza ci hanno raccontato un 2030 in cui viaggeremo su automobili volanti, indossando tute argentate e comunicando tramite microchip sotto pelle. Il 2030 sta arrivando e nessuno di noi, per ora, ha le orecchie a punta.

Sta di fatto che il modo di viaggiare sta cambiando, in modo forse meno radicale, ma decisamente più concreto.

Secondo lo studio Future Traveller Tribes 2030 condotto dal gruppo Amadeus, multinazionale leader nel mercato dei viaggi e nella ricerca in ambito turistico, entro pochi anni i viaggiatori nel mondo saranno 1,8 miliardi.

Ogni anno il 5% in più della popolazione mondiale salirà su un aereo per visitare un paese diverso dal proprio.

Ecco le 6 tipologie di viaggiatori “del futuro”:

  • Il fan della semplicità. Per questo viaggiatore la parola d’ordine è “vacanza”. Vuole un viaggio tranquillo e organizzato, un pacchetto completo a cui affidarsi senza fare alcuna fatica.
  • Il purista culturale. Per i puristi culturali valgono solo le esperienze autentiche. Nessun programma imposto dai tour operator, ma vera immersione in culture diverse e arricchimento del proprio bagaglio culturale.
  • L’accumulatore di “capitale social”. L’accumulatore sceglie la propria meta in base alle recensioni online e alla “instagrammabilità” dei luoghi da visitare. Più like riceve, più si ritiene soddisfatto!
  • Il cacciatore di gratificazioni. Lusso, relax, comodità. Questo viaggiatore ama il bello ed è disposto a spendere molto, in cambio della propria gratificazione.
  • Il forzato del meeting. Il business traveller 2.0 è motivato da impegni di lavoro, ma cercherà di conciliare il più possibile vere esperienze di viaggio con i propri obblighi. Tra un meeting e una presentazione, troverà luoghi di interesse da raggiungere velocemente e comodamente, per non perdere quel bel museo a due passi dalla sede centrale dell’azienda…
  • Il viaggiatore etico. Spendere il proprio denaro in un determinato paese significa contribuire alla sua economia. Questo è il primo criterio di scelta di un viaggiatore etico che si rispetti.

Niente navicelle spaziali, per il momento.

Ma un mondo iperconnesso, altamente “social” e più consapevole, che delinea trend ben definiti in uno scenario turistico già in parte noto alle aziende che operano nel settore. E voi, come immaginate di viaggiare in futuro?

APERITIVO COOL: DOVE FARLO IN 5 CITTÀ ITALIANE

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Il momento dell’aperitivo in Italia è un rito irrinunciabile, per questo è importante scegliere il locale giusto che unisca comfort e creatività per un’esperienza indimenticabile. Ma come trovare il posto perfetto? Ecco una serie di consigli utili da seguire se vuoi concederti un aperitivo cool in alcune delle città italiane più importanti, come Firenze, Milano, Verona, Bologna e Venezia.

Aperitivo a Firenze

Firenze è la culla del Rinascimento, una città che incanta per la bellezza delle sue architetture e lo stile dei negozi: ma quali sono i locali da non perdere per un aperitivo in centro? Murales Bistrò, situato nei pressi di Piazza Santa Croce, una delle più affascinanti di tutta Firenze, è un locale urban chic. Elementi underground come i murales sulle pareti si fondono alla perfezione con la cura dei piatti proposti: qui puoi concederti prima un aperitivo cool e poi una cena indimenticabile. Per gli amanti del design e dei fiori, La Ménagère è un concept-restaurant situato a due passi dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Oltre ad avere un’ottima selezione di cocktail tra cui scegliere, potrai esplorare tutte le anime che compongono questo spazio di oltre 1500 mq: una delizia per gli occhi, lo spirito e il palato!

Aperitivo a Milano

Milano offre un’ampia selezione di locali in cui lasciarti coccolare da un aperitivo cool, ma oggi vogliamo proportene due in particolare: il Deus Cafè e il Madama Hostel & Bistrot. Il primo si trova tra i quartieri Isola e Zara ed è un locale con arredi d’ispirazione vintage, che unisce il mondo dei motori, della moda e del buon cibo. Qui puoi gustare un ottimo cocktail, se lo desideri accompagnato da un hamburger gourmet, all’interno dello splendido cortile, tra moto d’epoca e atmosfere hipster. Nella zona di Porta Romana invece trovi il Madama Hostel & Bistrot che è la destinazione perfetta per gli amanti dell’arte urbana perché al suo interno custodisce molte opere di famosi street artist: qui, oltre a concederti un aperitivo cool, puoi rilassarti con i concerti con musica live.

Aperitivo a Verona

Verona non ha solo un’anima romantica, ma anche rocker: Mister Martini infatti è un locale hipster molto apprezzato dai biker di tendenza, perfetto per godere un aperitivo diverso dal solito. Se invece preferisci un’atmosfera più intima, The Soda Jerk è un elegante salotto in cui potrai gustare un’ampia selezione di cocktail. Questo locale trae ispirazione infatti dai soda bar americani e la cocktail list è molto curata, proponendo rivisitazione dei grandi classici, con una presentazione sempre molto scenografica.

Aperitivo a Bologna

Bologna è la città dei portici, dei tortellini in brodo e della condivisione, ecco perché non manca l’offerta di locali perfetti per un aperitivo in compagnia. Tra quelli più apprezzati c’è sicuramente Sartoria Gastronomica, che si trova in centro storico, tra Strada Maggiore e Via San Vitale. La cura e la qualità sono i punti di forza di questo posto: qui puoi decidere se sederti all’interno, godendo dell’arredamento raffinato e dell’atmosfera intima, o all’esterno tra sedie, tavoli colorati e un tocco green. Un altro locale perfetto per un aperitivo cool è Le Stanze che è stato ricavato dalla cappella privata della famiglia Bentivoglio, risalente a metà del ‘500. Qui sarai avvolto dagli affreschi originali dell’epoca, godendoti un’apprezzabile scelta di distillati, liquori italiani ed internazionali.

Aperitivo a Venezia

Venezia è la città dell’arte e del romanticismo per eccellenza: tra i locali perfetti per un aperitivo cool c’è Il Mercante, situato vicino alla Chiesa dei Frari. Questo particolare cocktail-bar è nato con l’obiettivo di creare nuove esperienze da far vivere agli ospiti: attraverso i cocktail, preparati da bartender specializzati, si può ripercorrere il viaggio che fece Magellano circa 500 anni fa. Infine, in Calle Vallaresso, c’è un altro luogo senza tempo da non perdere: Harry’s Bar. In questo famoso bar nel 1948 è stato inventato il Bellini e il celebre scrittore Ernest Hemingway ha trascorso intere giornate. La filosofia del proprietario, il signor Cipriani, è all’insegna della più autentica accoglienza: da provare anche lo spritz che è uno tra i più buoni della città!

COME SI VERNICIA UN AEREO E PERCHÉ TUTTI GLI AEREI SONO BIANCHI?

Ph. Pitti Spotter Club PSC
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La verniciatura di un aereo non è esattamente come quella di un’automobile.

Quando una compagnia aerea sceglie una livrea, deve tener conto di diversi fattori, non soltanto di natura estetica.

Iniziamo dalla cosa più lampante: quasi tutti gli aeromobili sono bianchi. Il fattore economico non è di certo la prima ragione, ma neanche l’ultima: il bianco è il colore meno costoso e, considerando che per verniciare un aereo commerciale sono necessari dai 250 ai 1100 kg di vernice, il risparmio è più che evidente. In secondo luogo il bianco è un colore riflettente e lo si può ben notare a bordo di un aereo in sosta in piena estate sotto il sole… Immaginate cosa accadrebbe se lo stesso aereo fosse di colore scuro?

A sostegno di questa scelta esistono però motivi più tecnici. Il bianco permette di individuare più facilmente eventuali imperfezioni della fusoliera, ma non solo: uno studio scientifico americano dimostra che il bianco permette di evitare maggiormente il “bird strike”, cioè l’impatto di uccelli durante il volo. Un aeromobile con una livrea scura potrebbe infatti ridurre il contrasto con il cielo e confondere i malcapitati volatili.

Inoltre, uno dei motivi principali per cui un aereo viene verniciato è per proteggere l’integrità della fusoliera: le superfici esterne sono esposte allo sporco e alla corrosione e una buona verniciatura crea lo strato di protezione necessario alla sua salvaguardia.

La verniciatura non è un procedimento che viene effettuato solo nel momento di assemblaggio dell’aereo: un aereo può essere riverniciato prima della vendita ad un’altra compagnia o semplicemente perché viene creata una nuova livrea!

Ma quanto tempo è necessario per verniciare un aereo? Dipende ovviamente dalla grandezza dello stesso: per i giganti dell’aria come il Boeing 747 o l’Airbus 380, sono necessarie settimane di intenso lavoro. Per riverniciare JO, il nostro primo aeromobile con la nuova livrea, ci sono voluti 8 giorni.

Air Dolomiti: nuova livrea 2019

Ci sono momenti in cui ci si ferma e si comprende di aver raggiunto un grande traguardo.E la fatica, il tempo e gli sforzi non contano più nulla, perché tutto sembra più leggero quando lo si fa con i giusti compagni di viaggio.Poi un bel giorno ci si guarda indietro e non si crede a quanta strada è stata fatta…#AirDolomiti #Settimocielo #AdAstra

Pubblicato da Air Dolomiti su Mercoledì 9 gennaio 2019

Esistono infine due metodi per rimuovere le vecchie verniciature: il primo consiste nella cosiddetta sabbiatura, un procedimento meccanico attraverso il quale la vernice viene rimossa con un getto di sabbia e aria. Il secondo comporta invece l’uso di un solvente che scioglie letteralmente la vecchia vernice della fusoliera.

La procedura di verniciatura generalmente viene effettuata in tre fasi: un primo strato di base, uno intermedio e per ultima la “mano” finale. È proprio questa che dà quel tocco brillante alle livree che sfrecciano nei nostri cieli.

AD Astra!

(Header photo Pitti Spotter Club PSC)

UNA GITA AL MUSEO

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Courtesy / National Museum of the US Air Force / Ken LaRock
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Se siete veri appassionati di aviazione avrete di certo visitato almeno una volta nella vita un museo dedicato agli aerei, giusto?

Nel mondo ce ne sono centinaia. Musei di aeronautica, aerospaziali, di guerra, della scienza e della tecnologia che soddisfano la curiosità dei fan del volo di tutte le età.

Questa è la nostra TOP 10 dei musei da non perdere!

Museo dell’aeronautica Gianni Caproni, Trento, Italia. Fondato nel 1927 dall’ingegnere e imprenditore Giovanni Battista Caproni, oggi il più antico museo italiano dell’aviazione conserva veri e propri cimeli tra i quali una centina alare di un biplano Wright risalente all’inizio del Novecento, una vasta collezione di tele di aeropittura futurista, cui abbiamo già dedicato un articolo, oltre che decine di aerei progettati e prodotti dallo stesso Caproni in un edificio di oltre 1400 metri quadri.

Royal Air Force Museum London, Londra, UK. Situato a nord di Londra, il museo dedicato alle forze aeree del Regno Unito ospitava alla sua apertura nel 1972 solamente 36 aerei, mentre oggi vanta una collezione di oltre 130 esemplari. Il museo possiede rarità come i V-Bombers, i bombardieri nucleari riconvertiti a bombardieri strategici che ebbero parte attiva nella crisi di Suez e nella guerra delle isole Falkland.

Deutsches Museum, Monaco di Baviera, Germania. È noto per essere il più grande museo del mondo dedicato alla scienza e alla tecnologia. 1,3 milioni di visitatori si recano ogni anno in questo immenso edificio situato su un’isola al centro del fiume Isar all’altezza di Gärtnerplatz per ammirare le tante esposizioni permanenti tra le quali quella dedicata all’aeronautica. Non solo aerei, ma anche dirigibili, elicotteri e mongolfiere in un percorso che racconta la storia del volo fin dai suoi albori. Da non perdere!

Museumsinsel, Deutsches Museum, München / Wikipedia

Muzeum Lotnictwa Polskiego w Krakowie, Cracovia, Polonia. Il museo dell’aviazione polacca è considerato dagli appassionati un vero gioiello che vanta una collezione di oltre 200 esemplari. Il museo ospita modelli unici al mondo tra cui alcuni Albatros tedeschi dei primi del Novecento e diversi Yakovlev Yak e Sukhoi Su progettati tra gli anni Quaranta e Sessanta in Unione Sovietica.

National Museum of the United States Air Force, Ohio, USA. Accessibile gratuitamente ad oltre un milione di visitatori l’anno, il museo aeronautico militare più antico del mondo (fu inaugurato nel 1923) ospita una sezione detta “Hall of Fame” interamente dedicata alle personalità di spicco dell’aviazione degli Stati Uniti, oltre che una imperdibile collezione di uniformi e dei leggendari aerei presidenziali, detti “Air Force One”.

Musée de l’air et de l’espace, Parigi, Francia. Il museo sorge in un’area dell’aeroporto di Parigi-Le Bourget ed ospita la più importante collezione di velivoli dell’aviazione civile e dell’aeronautica militare francesi. Qui è possibile ammirare ben due modelli del mitologico Aérospatiale-BAC Concorde, più noto con il semplice nome di Concorde, l’aereo supersonico che fino ai primi anni 2000 collegava Parigi a New York in sole tre ore e mezza.

Pima Air & Space Museum, Tucson, Arizona. Aperto nel 1976, questo grande complesso di hangar è adiacente alla Davis-Monthan Air Force Base ed è considerato uno dei più grandi musei del settore non finanziati dal governo. Nella collezione permanente è possibile ammirare un ricognitore strategico Lockheed SR-71 Blackbird ed un Boeing B-29 Superfortress (della stessa specie di bombardieri tristemente noti al mondo come Enola Gay e Bockscar).

Museum of Flight, Seattle, USA. Sorge all’interno dell’aeroporto King County International Airport, detto Boeing Field, nei pressi di Seattle, questo importante museo no-profit noto anche per la sua peculiare architettura, per le prodezze installative uniche al mondo e per gli importanti restauri che ampliano ogni anno la collezione. Fa parte del museo anche il “Red Barn”, l’edificio storico dei primi del ‘900 che William E. Boeing vendette per 1 dollaro al Port of Seattle.

Chinese Aviation Museum, Pechino, Cina. Questo incredibile museo si sviluppa in parte sulla pendice e in parte all’interno di una caverna scavata nel Monte Datangshan, a nord di Pechino. Nella collezione permanente sono presenti più di 200 modelli di aerei, in gran parte appartenenti all’epoca della Guerra in Corea e della Guerra fredda, ma si possono ammirare anche alcune fedeli repliche di aerei dei primi del ‘900.

CHINA AVIATION MUSEUM AT DATANSHANG CHINA OCT / Wikipedia

Intrepid Sea-Air-Space Museum, New York, USA. Situato a Manhattan sul Molo 86 all’altezza della 46a Strada, il museo fu fondato nel 1982 per salvare la portaerei USS Intrepid CV-11, destinata alla rottamazione. In questo museo unico al mondo per la sua natura, potrete trovare aerei Concorde, elicotteri della Guerra del Vietnam, ma soprattutto l’Enterprise, il primo Space Shuttle costruito dall’Agenzia Spaziale Statunitense.

Ovunque voi siate nel mondo, visitate un museo dedicato al volo. Le meraviglie dell’ingegneria nel campo dell’aviazione possono rivelarsi vere e proprie opere d’arte.

E se viaggiate con i bambini, sappiate che questa sarà una delle attività che ricorderanno per sempre…

(Header photo: Courtesy /National Museum of the US Air Force / Ken LaRock)

ALTERNATIVE GUIDE: DESTINAZIONE BOLOGNA

AlternativeGuide_bologna
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L’Italia è un Paese straordinario. Venezia, unica al mondo con la laguna e le sue gondole, Firenze, patria delle arti per eccellenza, il Sud, con il mare cristallino e il cielo sempre azzurro, le isole…

E poi c’è Bologna! Il capoluogo dell’Emilia-Romagna è un concentrato assoluto di tutto ciò che di buono, sincero e allegramente epicureo fa parte del Bel Paese.

Scegliete Bologna come tappa del vostro prossimo viaggio attraverso l’Italia e affidatevi ai nostri consigli leggendo Alternative Guide. Abbiamo creato una raccolta di percorsi pensati per chi ama vivere i luoghi nella loro essenza più vera al di fuori dei percorsi tracciati dalle guide tradizionali pur senza perdere i “must” di ogni città.

In questo articolo abbiamo pensato di proporvi una panoramica, o meglio

…una classifica dei luoghi da non perdere a Bologna:

  • Tamburini – antica salsamenteria bolognese. È lo storico negozio di gastronomia della città, in cui i tortellini sono la punta di diamante dal 1932. Nel bel mezzo della zona un tempo adibita a mercato, il negozio è oggi circondato da bistrot, enoteche e caffè trendy, ma conserva il suo fascino retrò.
Tamburini – Antica Salsamenteria Bolognese
  • L’Inde le Palais. Più che negozio è un tempio dello stile, con vetrine sfarzose e brand di lusso. Il contesto è più che suggestivo: la zona medievale della città fa da cornice alla Mecca delle fashion victim della città.
  • Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Il museo è ospitato all’interno dello splendido Palazzo Sanguinetti e celebra il legame di Bologna con la musica. Per veri appassionati o per curiosi, vale una visita per perdersi tra ritratti, strumenti rarissimi e spartiti dei più grandi compositori di tutti i tempi: Vivaldi, Bach, Mozart, Farinelli…
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
  • Museo del flipper. Questo museo è una vera e propria “chicca”, nonché un modo per avventurarsi in uno dei quartieri più vibranti della città, la Bolognina. Con oltre 400 tavoli vintage restaurati e perfettamente conservati e una collezione di videogiochi da bar, qui potrete tornare adolescenti per qualche ora!
  • Da Gino. Dimenticate barbe e baffi da hipster e fatevi rimettere in sesto da questo barbiere storico dal 1944, con sede in una delle piazze più belle di Bologna. Poco lontano dalle torri degli Asinelli e Garisenda, troverete Piazza Santo Stefano, detta piazza delle Sette Chiese, data la particolare conformazione della Basilica che vi sorge.
  • Parco dei Gessi e dei Calanchi dell’Abbadessa. Si trova poco fuori città e vale davvero qualche ora del vostro soggiorno. Tra torrenti, grotte e scenari lunari, questo parco sulle colline bolognesi organizza visite per speleologi, escursionisti e amanti delle passeggiate. Da non perdere in primavera!

Bologna è tutto questo e molto, molto altro. Provare per credere: Alternative Guide – Bologna.

IL VOLO NELLA MITOLOGIA & CO.

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Prima di Air Dolomiti, prima dei fratelli Wright e Montgolfier, prima perfino delle macchine volanti di Leonardo Da Vinci, prima di ogni invenzione rivoluzionaria, l’uomo poteva volare solo con la fantasia.

Nell’antichità gli uomini hanno sempre rivolto lo sguardo verso il cielo, assetati di conoscenza, per osservare i corpi celesti, i fenomeni meteorologici e il volo degli uccelli con curiosità e timore per ciò che era proibito, dunque affascinante sopra ogni cosa.
Nacque così la mitologia, quel sistema di narrazioni e di credenze che sono alla base di ogni cultura. I miti spiegavano l’inspiegabile, sfidando le leggi della fisica e osando ciò che all’uomo non era consentito conoscere e comprendere.
Per questa ragione il volo è tra i temi più ricorrenti e trasversali nella mitologia nonché in molte religioni.

In molti ricorderanno la storia di Icaro e del padre Dedalo che costruirono ed indossarono delle ali di penne e cera per fuggire da Creta, poiché erano a conoscenza dei segreti del labirinto voluto da Minosse per rinchiudere il mostruoso Minotauro. Non troppo distante da Icaro è la figura di Weland il fabbro (Wieland der Schmied), personaggio della mitologia germanica capace di fabbricare spade indistruttibili, armature ed ali per volare grazie alle tecniche apprese dai nani, abili forgiatori di metalli.

Diversamente volava Fūjin, divinità scintoista del vento, tra le figure più antiche della religione giapponese. Fūjin veniva infatti raffigurato come un essere dal corpo verde, privo di ali, ma capace di volare grazie ad un telo che, gonfiandosi con il vento, lo sollevava da terra come un rudimentale deltaplano.
Nella mitologia filippina, influenzata dalle superstizioni derivanti dalle religioni precristiane e dall’Induismo, compaiono Ekek e Wakwak, figure umanoidi alate più simili ad animali notturni o vampiri, spesso in cerca di vittime innocenti.

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Un altro filone mitologico riguarda i cavalli volanti: il Pegaso, simbolo della libertà che spicca il volo e si trasforma in costellazione; le Valchirie, valorose guerriere al servizio del dio Odino raffigurate nella mitologia scandinava in groppa a cavalli alati; l’Ippogrifo, magnifica creatura alata a metà tra cavallo e grifone, con testa e ali di un’aquila, zampe anteriori e petto da leone, nota senz’altro agli appassionati dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e a quelli di… Harry Potter. 🙂

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Con il naso all’insù e il bisogno di conquistare l’ignoto, l’uomo ha da sempre creato storie fantastiche che assimilavano il volo al potere oscuro o alla divinità.

Per molti secoli, fino all’era delle grandi invenzioni, il volo rimase possibile solo nel mondo della “magia”.

Chi avrebbe mai detto che, un giorno non troppo lontano, il volo sarebbe diventato il mezzo più comune per accorciare i tempi e le distanze?

COME SCEGLIERE IL BAGAGLIO PERFETTO

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Ogni viaggio è diverso, così come ogni viaggiatore.

C’è chi ama la comodità e chi l’avventura, chi preferisce portare con sé soltanto l’essenziale, chi l’intero armadio. C’è chi ha bisogno di sedersi sul bagaglio per riuscire a chiuderlo e chi invece lascia sempre un po’ di spazio per i souvenir…

Ecco alcuni consigli per scegliere sempre il bagaglio giusto.

ZAINO. Adatto ai viaggi itineranti, avventurosi e ai cambiamenti di programma, lo zaino è l’ideale per i viaggiatori che prediligono la praticità degli abiti sportivi all’eleganza di una camicia inamidata. Non solo: lo zaino consente di avere le mani libere per consultare una mappa o fare fotografie, nonché di raggiungere luoghi in cui le ruote di un comune bagaglio potrebbero facilmente rovinarsi o girare con difficoltà, come spiagge o sentieri di montagna. Un consiglio: organizzate il contenuto del vostro zaino in sacchetti divisi per genere (t-shirt, biancheria, asciugamani, ecc.) ed assicuratevi di acquistare uno zaino che si possa aprire da diversi punti. In questo modo troverete facilmente ciò di cui avete bisogno senza vuotare lo zaino da cima a fondo!

SACCA. Leggera e pratica, da portare su una sola spalla e riempire con l’essenziale: la sacca è il bagaglio ideale durante una breve vacanza estiva, in cui il volume del necessario è ridotto al minimo. Ma attenzione a non eccedere nel peso! La sacca è un’ottima scelta se avete affittato un’auto a destinazione, ma potrebbe rivelarsi pessima qualora doveste ritrovarvi a percorrere lunghe distanze a piedi. Un consiglio: optate per una sacca in materiale molto resistente. Assicuratevi che le chiusure siano di buona qualità e controllate che la tracolla sia ben rinforzata.

bagaglio_AirDolomiti

TROLLEY. È il re dei bagagli, grazie all’agilità delle ruote (due o quattro) e alla vastissima scelta disponibile sul mercato. Non esiste un’opzione migliore se viaggiate per lavoro o se avete programmato un weekend in città tra visite ai musei, cene eleganti, eventi e concerti, perché il design della maggior parte dei trolley è pensato per far mantenere ai vostri indumenti un aspetto pulito e ordinato. Un consiglio: scegliete un trolley dalla struttura resistente ma leggera. Con un trolley molto pesante vi ritrovereste facilmente ad eccedere nel peso limite consentito per i bagagli a mano!

Qualunque sia la vostra scelta, ricordate che ogni valigia che farete diventerà una storia nuova da raccontare.

TORINO CREATIVA: LE LOCATION DA NON PERDERE PER GLI AMANTI DELL’ARTE CONTEMPORANEA

Torino Creativa - @Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
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Siamo sicuri che Torino sia solo la culla del Risorgimento e la città della Mole Antonelliana? Spesso le grandi città hanno diverse personalità, tutto sta nel saperle scoprire. Così Firenze non è solo la culla del Rinascimento e Prato non è solo una città industriale, ma sono entrambe importanti destinazioni per l’arte contemporanea. Nello stesso modo Torino è una città creativa, con un forte fermento culturale e una grande voglia di innovazione.
Tutto il mondo la conosce per il Museo Egizio, la Mole Antonelliana, la FIAT e altri per il triangolo della magia bianca, ma Torino è prima di tutto una città contemporanea che ha saputo trasformare gli spazi abbandonati in fabbriche di creatività.

Sei pronto a partire con noi per questo viaggio attraverso le location di arte contemporanea da non perdere?

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Partiamo da una vera istituzione della città: la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che celebra l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Con la sua comunicazione alternativa e dirompente, la Fondazione si è posta come uno dei luoghi del contemporaneo più interessanti nel panorama europeo. Dal 1995, l’obiettivo è quello di sostenere giovani artisti italiani e stranieri e far avvicinare sempre più persone all’arte contemporanea.
È stata una delle prime fondazioni private aperte in Italia e oggi, è anche un osservatorio sulle tendenze e sui linguaggi culturali attuali tra arte, danza, letteratura, musica e design.

Torino Creativa - @Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

OGR – Officine Grandi Riparazioni

“Da officine dei treni a officine delle idee” così si presentano le OGR, che si trovano poco distanti dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con la quale condividono sicuramente l’intenzione di sviluppare l’anima creativa di Torino. Sono un perfetto esempio di riqualificazione di spazi industriali, riconvertiti grazie all’arte contemporanea: le OGR hanno fatto parte della storia industriale di Torino e ora sono pronte ad iniziare a far parte della storia delle idee. Su un’area di 35mila metri quadrati, le Officine Grandi Riparazioni ospitano eventi, concerti, mostre e performance di danza. Sono 3 gli spazi dedicati: le Officine Nord che sono il contenitore di tutti gli eventi, le Officine Sud che invece sono un incubatore per start up e progetti innovativi, lo Snodo, il bar-ristorante e location per aperitivi.
Da non perdere è il murales di Arturo Herrera nella parete d’ingresso delle Officine Nord, mentre dal 21 giugno al 30 settembre 2019 ci sarà la Biennale de l’Image en Mouvement con performance e video installazioni.

Torino Creativa - Officine Grandi Riparazioni OGR - Daniele Ratti
Officine Grandi Riparazioni OGR / Ph. Daniele Ratti

MAU – Museo Arte Urbana

Tornando all’aperto, da non perdere è sicuramente il MAU – Museo Arte Urbana, un vero e proprio museo a cielo aperto in cui si possono vedere più di 140 opere di arte urbana, realizzate sui muri delle case di Borgo Vecchio Campidoglio. Questo è il paradiso per tutti gli amanti della street art ed è uno dei pochi musei a cielo aperto in Europa, dedicati all’arte di strada. Il museo include, oltre ai murales, anche le Panchine d’Autore e una galleria con installazioni protette da teche di plexiglass. Il luogo perfetto in cui andare in una giornata di sole!

Torino Creativa - MAU Museo Arte Urbana - Museo Torino
Courtesy/MAU Museo Arte Urbana Torino

Spazio MOUV’

A volte l’arte diventa cucina e la cucina diventa arte: lo conferma spazio MOUV’ che è un natural bistrot, ma anche una galleria d’arte. Questo è il luogo perfetto in cui concedersi un pranzo, una cena o una merenda sana e gustosa: tutti i prodotti provengono da agricoltori biologici delle Langhe con un’ampia selezione anche di piatti VEG. A coronare il tutto ci sono le mostre temporanee che ti accompagnano in un percorso di arte e gusto, davvero indimenticabile!

Castello di Rivoli

Restando sempre in tema cucina e arte, una delle location da non perdere è sicuramente il Castello di Rivoli che ospita sia mostre temporanee, sia delle collezioni permanenti di grandissimo pregio, tra cui la nuova Collezione Cerruti. Fino al 6 maggio 2020 il Castello ospiterà una rassegna di opere di arte contemporanea.
Oltre alle esposizioni, non si deve dimenticare che il castello è anche patrimonio dell’Unesco e che proprio di fronte si trova lo stellato ristorante di Davide Scabin, il Combal.Zero, in cui il confine tra cucina e arte si fa davvero sottile.

Fondazione Merz

Un altro grande spazio industriale riqualificato è la Fondazione Merz che ha sede nell’ex centrale termica delle Officine Lancia. Oltre alle mostre dedicate a Mario e Marisa Merz, la fondazione ospita anche mostre temporanee di artisti internazionali, con una grande attenzione verso le nuove tendenze.

PAV – Parco Arte Vivente

Quando natura e arte si incontrano, il mix non può che essere esplosivo! Così dimostra il PAV – Parco Arte Vivente, un centro sperimentale per l’arte contemporanea suddiviso tra l’esterno e l’interno. Il PAV ospita quindi installazioni e mostre temporanee, la Libera Scuola del Giardino, un programma per le residenze d’artista, una Summer School e un progetto formativo sul tema della sostenibilità ambientale.

Dal 20 giugno fino al 20 ottobre 2019 si potrà visitare la mostra collettiva Resistenza/Resilienza con installazioni interattive a cura di diversi artisti italiani.

Torino Creativa - PAV - Parco Arte Vivente
Courtesy/Parco Arte Vivente

SÌ, LO “VOLO”!

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Quello del matrimonio è un giorno che cambia le persone per sempre, il momento più atteso dagli innamorati, uno dei ricordi più belli di una vita. Ogni matrimonio è unico e speciale, ma per qualcuno è importante dare un tocco di originalità alla cerimonia.

Se per caso foste tra i fortunati che hanno incontrato l’anima gemella… sapevate che… ci si può sposare in aereo? Le procedure burocratiche per sposarsi variano da paese a paese, ma una volta ottenuti tutti i permessi, trovati i testimoni ed effettuate le pubblicazioni, si può tentare di prendere accordi con la compagnia aerea prescelta. A celebrare le nozze tra le nuvole sarà il Comandante. Ogni Comandante, sia a bordo di una nave sia a bordo di un aereo, in virtù della sua funzione di ufficiale di stato civile, può infatti celebrare un matrimonio civile.

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I più famosi alle cronache restano sicuramente due noti travel blogger cinesi, Xian Sheng e Zhen Mei Qu che nel 2017, grazie al loro seguito di oltre 1 milione di  fan, hanno vinto l’ambitissimo premio del concorso “Marriage in the Air” e si sono giurati amore eterno a 35mila piedi di altezza a bordo di un volo Cathay Dragon da Shanghai a Hong Kong, accompagnati da 160 passeggeri tra parenti e amici.

Già nel 2015 l’attrice serba Vjera Mujovic e il medico tedesco Stefan Preis avevano celebrato il loro matrimonio bordo di un volo Turkish Airlines, ma per un motivo molto più romantico. Appena un anno prima i due si erano ritrovati seduti l’uno a fianco all’altra a bordo di un altro volo della compagnia turca, del tutto inconsapevoli che quel volo avrebbe cambiato il corso delle loro vite. I due hanno deciso di scambiarsi la promessa d’amore eterno, negli stessi posti, 5B e 5C, in cui Cupido aveva scoccato la sua freccia.

E voi, quale location eccentrica scegliereste per il vostro matrimonio?

BOLOGNA IN BICICLETTA TRA LOCALI, NEGOZI VINTAGE E STREET ART

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Bologna è la città delle canzoni di Francesco Guccini e Lucio Dalla, la città degli artisti di strada che si mettono alla prova quotidianamente per conquistare la tua attenzione, la città dove i locali per un aperitivo condiviso si trasformano in nuove opportunità di amicizia con persone provenienti da tantissime parti del mondo. Questa è una delle destinazioni perfette per una gita fuori porta all’insegna dei negozi vintage e della street art, perciò ecco un itinerario alla scoperta di Bologna in bicicletta.

Bologna in bicicletta alla ricerca della street art

Bologna è una città in cui la creatività respira libera e lo dimostra un’iniziativa importante e longeva come il Cheap Festival. Si tratta di un festival di street art nato circa sei anni fa e portato avanti da Cheap, un progetto indipendente che promuove la street art come strumento di rigenerazione urbana e di indagine sul territorio. In questo itinerario alla scoperta di Bologna in bicicletta, potrai lasciarti incantare da tantissimi capolavori di arte urbana tra cui spiccano l’opera dell’artista Lucamaleonte in via Mascherino, il meraviglioso volto di Irma Bandiera realizzato dagli artisti di Orticanoodles sulla facciata della scuola primaria Bombicci in via Turati, i numerosi interventi sul muro dell’autostazione, le saracinesche dei negozi di Via del Pratello con due capolavori della celebre street artist Alice Pasquini. Un’altra attrazione imperdibile è il quartiere Navile che, grazie all’impegno dell’associazione Serendippo, è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto con opere di LAH, Kiki Spiki, Hopnn, Andrea Casciu e molti altri nomi del panorama artistico nazionale ed internazionale.

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Bologna tra negozi vintage e mercatini

L’abitudine di scoprire il centro storico di una città in bicicletta ha un sapore tutto emiliano e, quando ti dedicherai alla visita di Bologna, ti troverai a pedalare insieme a studenti e anziani, giovani stranieri e uomini in giacca e cravatta. L’anima di questo capoluogo non profuma solo d’arte, ma anche di negozi vintage come Friperie che offre una proposta selezionata di abbigliamento e accessori handmade di brand famosi ed emergenti e La Leonarda, uno store creativo che propone capi di grande qualità a prezzi competitivi. Se sei un amante del vintage e vuoi concederti un regalo davvero speciale, altri due negozi di spicco a Bologna sono La ragazza con la valigia che propone un ritorno all’autentico stile anni ‘90 e Protec che viene apprezzato per i capi di stilisti dall’ispirazione assolutamente vintage. Infine una tappa che non può mancare nel tuo itinerario alla scoperta di Bologna in bicicletta è il Mercato della Montagnola che offre bancarelle dal sapore vintage, ma con un pizzico di rock e punk.

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Bologna foodie: i locali da provare

Dopo aver percorso Bologna in bicicletta, arriva il momento di dedicarsi ad una meritata merenda o ad un aperitivo in compagnia. Se vuoi gustare un’ottima fetta di torta fatta in casa accompagnata da una selezione di tè, nella cornice del centro storico della città, Colazione da Bianca è il locale perfetto per te, con il suo incantevole stile da Alice nel Paese delle Meraviglie. Se prediligi un ricco brunch, Lampadina Caffè, situato sotto i celebri portici bolognesi, è la location perfetta per sentirti un pizzico internazionale. Infine, per un aperitivo o una cena hipster, i locali da non perdere sono I Conoscenti, che offre una selezione di piatti curati e contemporanei, e Ruggine in cui degustare piatti della tradizione emiliana all’interno di un meraviglioso palazzo centenario.