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“Ci credeva il mondo intero a James Stewart. Non l’hanno mai beccato a recitare”. Parola del regista, sceneggiatore e critico cinematografico statunitense Peter Bogdanovich.

James Maitland Stewart è stato un grande, grandissimo attore statunitense. Già Premio Oscar nel 1941 come miglior attore protagonista nel film Scandalo a Filadelfia di George Cukor, Stewart fu insignito nel 1985 del Premio Oscar Onorario “per 50 anni di interpretazioni memorabili” (N.B. Per chi non lo sapesse, si tratta del Premio Oscar alla carriera, ottenuto, per esempio, da personaggi del calibro di Charlie Chaplin, Stan Laurel, Orson Welles, Akira Kurosawa, Federico Fellini…).

I successi di James Stewart come artista hanno però forse oscurato un altro aspetto fondamentale della sua vita: Stewart era un aviatore.

Non un aviatore per passione, come tanti divi di Hollywood (ricordate il nostro articolo sulle celebrities e gli aerei?), ma un vero e proprio eroe di guerra.

Il 1941 fu per Stewart l’anno del primo Premio Oscar, ma anche quello della fine del contratto con la casa di produzione MGM e dell’arruolamento nell’USAAC (United States Army Air Corps). La famiglia Stewart aveva una lunga storia di carriere militari: con un nonno e un padre che combatterono rispettivamente nella Guerra Civile e nella Prima Guerra Mondiale, James non si tirò indietro e totalizzò ben venti missioni durante la Seconda Guerra Mondiale. Una successiva missione nella Guerra del Vietnam gli valse il grado di Generale di Brigata.

Tornato alla carriera di attore dopo cinque anni, Stewart tornò sul grande schermo con La vita è meravigliosa di Frank Capra e in seguito lavorò al fianco di registi del calibro di Alfred Hitchcock ed Anthony Mann.

Ma Stewart era ormai prima di tutto un aviatore e la sua incredibile abilità gli valse il ruolo della “star dei cieli” Charles Lindbergh nel film di Billy Wilder del 1957 L’aquila solitaria.

Stewart ebbe molti, moltissimi riconoscimenti come artista, tra cui i già citati premi Oscar, due Golden Globe, un Orso d’Argento e un Orso d’Oro, la copertina di Life nel 1945, un francobollo commemorativo e una stella sulla Hollywood Walk of Fame (rubata e sostituita in seguito!).

Ma qui, su questo blog dedicato al volo, vogliamo ricordarlo per le sue sei Service Stars, una Distinguished Flying Cross, I’Air Medal e la Croix de Guerre.