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Se credi alle leggende, non puoi fare a meno di visitare Monaco di Baviera. E se non ci credi… vieni a vedere con i tuoi occhi!



Dietro questo blog ci sono persone che scrivono. Una di queste, su invito della nostra Compagnia, ha visitato Monaco di Baviera per la prima volta qualche anno fa. Quando è tornata dal viaggio, ci ha scritto questo:

Monaco di Baviera sembra un libro di fiabe. C’è il drago, c’è il diavolo, c’è la principessa. Abbiamo molto da raccontare!

Un milione di motivi per visitare Monaco di Baviera

Abbiamo raccontato la nostra “MUC“da tanti punti di vista:

Insomma. Esiste almeno un milione di motivi per visitare Monaco di Baviera. 
E una tra queste è la sua storia, colma di miti e leggende. La conoscete?

Storia e leggende di Monaco di Baviera. Il drago, il diavolo, la principessa.

Situata in Germania Meridionale, Monaco è una città che ha visto sorgere e cadere imperi e regni, che ha ispirato artisti e intellettuali, e che oggi incanta i visitatori con la sua architettura affascinante e la sua cultura vibrante.

La storia di Monaco di Baviera risale a più di 800 anni fa, quando il duca Enrico il Leone fondò la città nel 1158. Da allora, è stata la capitale del regno di Baviera e un importante centro culturale ed economico dell’Europa centrale. Dopo 15 minuti in città, Monaco rimane impressa per l’architettura maestosa e per la sua atmosfera fiabesca, un mix di storia e leggende che attribuiscono fascino alla bellezza del luogo.

  1.  Attenti al drago! Nel cuore di Monaco, a Marienplatz, un’imponente statua di drago – conosciuta come Wurmeck – domina l’angolo della Neues Rathaus, il Municipio Nuovo. La scultura celebra la vittoria degli abitanti di Monaco su un’epidemia di peste che si raccontava fosse stata diffusa da un serpente alato (metafora della fame e della carestia, veri responsabili della pestilenza nel Medioevo). Il nome “Wurmeck” potrebbe invece derivare dalla famiglia Schönecker, che possedeva l’edificio originale e aveva uno stemma con una creatura simile a un serpente chiamata “LINDWURM”.
  2.  L’impronta del diavolo. Frauenkirche. Secondo una leggenda, nel 1468 l’architetto Jorg von Halspach fece un patto con il Diavolo per costruire una maestosa cattedrale: il Diavolo avrebbe fornito il denaro, a condizione che l’edificio celebrasse l’oscurità. Quando l’opera fu completata, von Helpach la mostrò al Diavolo. Sembrava proprio che non ci fossero finestre ed egli fu soddisfatto. Ma quando fece un passo avanti, cambiando prospettiva, vide le finestre comparire tra le colonne e batté il piede infuriato, lasciando un’impronta nera per sempre. L’impronta è ancora lì, “instagrammata” ogni giorno dai turisti. Tuttavia, qualcosa non torna. Perché il diavolo non si è accorto della grande finestra in fondo alla chiesa? E soprattutto… come mai l’impronta è impressa su una piastrella che non corrisponde al pavimento della chiesa? Ma soprattutto: a chi appartiene davvero l’impronta del Diavolo?
  3. La principessa. La Principessa Sissi è una figura leggendaria che ha ispirato libri, film e perfino musical. Nata in Baviera nel 1837, Elisabetta Amalia Eugenia von Wittelsbach era una giovane principessa ribelle e indipendente, che non si adattava ai rigidi protocolli della corte imperiale austriaca. Sissi era una donna dallo spirito libero, appassionata di equitazione, di viaggi e di poesia, interessi che la portarono spesso in conflitto con l’etichetta di corte. La principessa ha lasciato un segno indelebile nella storia di Monaco di Baviera e ancora oggi è possibile ammirare alcuni dei luoghi che ha frequentato durante la sua vita. Uno dei più famosi è il Castello di Possenhofen, sulla riva del lago di Starnberg, a circa 45 minuti dal centro della città.
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