Il volo è sempre stato un concetto misterioso e affascinante per scrittori e poeti, ma forse ha trovato la sua maggior fortuna nella musica. Dimentichiamo per un attimo Sinatra e “Fly me to the Moon”, tutte le canzoni che parlano di “volare con la mente”, “spiccare il volo” “librarsi tra le nuvole”, concetti cari a Domenico Modugno o Lucio Battisti e lasciamo da parte anche le imprese extraterrestri del genio di David Bowie, che ha volato nello Spazio nelle vesti di Ziggy Stardust, del Major Tom di “Space Oddity” e ha definito “Life On Mars”, dando vita ad un capolavoro assoluto, una qualunque serata di zapping davanti alla Tv.
Pensate a quante canzoni, invece, raccontano di voli aerei.
Aerei che dividono, aerei che uniscono.
La canzone regina del genere è “Leaving on a Jet Plane” del 1966 di John Denver, disperato per la partenza imminente e alle prese con una romantica dichiarazione d’amore alla compagna che lo aspetterà a casa, mentre il taxi è già arrivato.
C’è poi l’aereo di Elton John, a cui non resta che guardare con malinconia le luci rosse che decollano alla volta della Spagna, il Paese più bello che “Daniel” abbia mai visto. Paul McCartney, al contrario, torna a casa dalla donna della sua vita in “Flying to my Home”, come del resto Björk, che segue il proprio cuore per sconfiggere la solitudine nella dolcissima “Aeroplane”.
A colpi di folk vola in alta quota anche Joni Mitchell, che in “This Flight Tonight” canta di stelle cadenti su Las Vegas sulla base della sua inconfondibile chitarra.
Passa alla storia “Night Flight” dei Led Zeppelin, non di certo tra le canzoni più note della band britannica, ma carica di significato pacifista in un testo che racconta di un ragazzo che vuole sfuggire alla leva militare con ogni mezzo possibile.
Più recentemente la musica vola ancora sulle note della controversa “Aeroplane Blues” dei The Black Keys e della più leggera “Flight #303” di Feist, canzoncina pop che porta buon umore tra rime improbabili che parlano di piloti, cappelli gialli e lavanderie a gettoni.