Se non sei un pilota, un assistente di volo, un tecnico o un ingegnere aeronautico, probabilmente non hai mai visto una cabina di pilotaggio. Ma se sei affascinato da parole come “virosbandometro”, “radioaltimetro” o “màchmetro”, questo articolo, e forse l’intera rubrica #AvGeek, saranno la tua lettura preferita…
La cabina di pilotaggio, detta anche cockpit, è la parte anteriore degli aerei dalla quale pilota e copilota governano i comandi del velivolo. Agli occhi dei più inesperti il cockpit appare come un’incomprensibile “stanza dei bottoni”, ma la strumentazione di bordo comprende elementi curiosi su cui vale la pena soffermarsi.
Più o meno tutti conosciamo una bussola, in molti sanno cosa sia un altimetro, qualcuno è in grado di riconoscere un anemometro, ma di fronte a un “virosbandometro” la maggior parte delle persone comuni è in difficoltà…
Nulla di complicato, all’apparenza, si tratta di un dispositivo composto da due strumenti: l’indicatore di virata e lo sbandometro, da cui il nome composto. L’indicatore di virata è quella sagoma bianca, posta al centro del quadrante, il cui compito è di indicare in quale direzione sta virando l’aeromobile. Lo sbandometro è invece quella pallina metallica racchiusa in un tubo trasparente, in sospensione in un liquido viscoso, sotto la sagoma bianca; questo semplice strumento indica se l’aeromobile sta effettuando una virata coordinata, una “derapata”, oppure una “scivolata”. La pallina si trova al centro durante la fase di crociera e quando il velivolo è a terra. Anche durante la virata, nonostante l’aereo sia inclinato, la pallina deve rimanere al centro per indicare che il peso e forza centripeta mantengano stabile la gravità apparente all’interno del velivolo… Ciò evita, per esempio, che il vostro caffè si rovesci 🙂
Spostiamo lo sguardo sul “radioaltimetro”: lo strumento che misura l’altitudine rispetto al terreno. Diversamente dall’altimetro, questo dispositivo utilizza un sistema simile a quello dei radar, fornendo dati estremamente precisi rispetto al suolo sottostante e non, ad esempio, al livello del mare. Sui velivoli moderni diversi compiti sono delegati all’elettronica, è vero, ma la conoscenza di questi strumenti è alla base della preparazione di ogni pilota.
Infine abbiamo il “màchmetro” che indica il rapporto tra la velocità reale e la velocità del suono. Questo rapporto è noto come numero di Mach (Ma), unità di misura che prende il nome dal fisico austriaco Ernst Mach. Questo dispositivo si trova anche a bordo degli aerei supersonici, che volano, appunto, ad una velocità superiore a quella del suono. Per chi lo avesse perso, c’è anche l’approfondimento sull’aereo del futuro che supererà i 5 Mach! Per oggi è tutto, alla prossima!