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Come sono nati gli hangar?

È interessante partire dall’etimologia del termine “hangar” per rispondere a questa domanda.
La parola deriva con ogni probabilità dal franco haimgard, che significa “recinto annesso alla casa”.

Ricordate il pioniere dell’aviazione Louis Blériot?
Ebbene, durante una gara per attraversare la Manica in volo, Blériot si trovò a dover effettuare un atterraggio di fortuna presso una fattoria nel nord della Francia.
In cerca di un riparo per il suo monoplano guasto, l’aviatore si servì della stalla adiacente alla fattoria, nella quale riuscì a sistemare il danno e ripartire nel giro di pochi giorni.

Funzioni principali di un hangar

Gli hangar sono utilizzati per proteggere gli aerei dalle intemperie e dai raggi solari e per effettuare lavori di manutenzione, riparazione, assemblaggio e rimessaggio di aeromobili.

In poche parole gli hangar sono i garage e le officine degli aerei.

Si tratta di grandi strutture in acciaio e cemento pensate per contenere aerei (anche 50/60 unità!), oltre a motori di scorta, serbatoi di carburante e altre attrezzature pesanti.

Un hangar si articola in quattro zone divise da porte scorrevoli (una precauzione di sicurezza per prevenire gli incendi) ed è coperto da una tettoia ricurva per un’importante ragione di stabilità.
Gli aeroporti sorgono, infatti, in aree spesso prive di barriere naturali o artificiali che le riparino dal vento, e le strutture con i tetti piatti sono più vulnerabili.

Non solo aerei…

Nella prima metà del Novecento gli hangar giocarono un ruolo fondamentale nella gestione dei dirigibili, mezzi di trasporto molto più delicati degli aerei.

Oggi i più grandi hangar del mondo sono quelli che ospitano i veicoli spaziali, in particolare gli shuttle. A differenza dei “nostri” hangar, questi edifici si sviluppano in verticale, per via della tipica forma allungata delle navicelle spaziali.

Il Vehicle Assembly Building, per esempio, è un edificio del Kennedy Space Center della NASA progettato per ospitare la costruzione di grandi veicoli spaziali, come il Saturn V e lo Space Shuttle.
Con i suoi 3.664.883 metri cubi, è uno degli hangar più voluminosi al mondo ed è ancora oggi l’edificio extra-urbano più alto degli Stati Uniti.