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Gli aerostati sono tra i mezzi di trasporto più antichi realizzati dall’uomo. Eppure, con il loro fascino e i colori sgargianti, oggi sono tra i più “instagrammati” durante voli turistici e festività.
Ma come funzionano?

Gli aerostati

Gli aerostati non sono solo mongolfiere.
A seconda della possibilità di essere manovrati, si dividono in due grandi classi:

  • palloni aerostatici, privi di strumenti di manovra e direzionamento. A questa classe appartengono anche le mongolfiere, in grado di trasportare esseri umani in una “gondola”, il cesto posto sotto al pallone di sostentamento e al bruciatore;
  • dirigibili, provvisti di motori e organi di stabilità. Questi aerostati possono essere più propriamente diretti e sono di conseguenza più complessi.

Il volo degli aerostati si basa prima di tutto sulla legge di Archimede, che dice più o meno così (…tutti in coro!): un corpo immerso in un fluido (in questo caso l’aria) subisce una spinta verso l’alto uguale al peso del fluido che sposta.
Dunque, se si riempie un pallone con un gas leggero come l’elio o l’idrogeno, il pallone avrà una spinta verso l’alto uguale al peso dell’aria che sposta. (Purché il pallone abbia un tessuto molto resistente!)

I dirigibili

dirigibile Zeppelin

Nel 1852, circa 70 anni dopo il primo volo dei fratelli Montgolfier su un pallone a gas caldo, fu inventato il dirigibile. Solo nel 1900 il tedesco Ferdinand von Zeppelin inventò il dirigibile ad armatura rigida, che sostituì gli antichi palloni aerostatici a zavorra.

Un tempo i dirigibili furono ampiamente utilizzati in campo militare e oggi vengono ancora impiegati in campo civile, come mezzi di promozione pubblicitaria, piattaforme per riprese aeree o mezzi di trasporto turistico.

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Esistono tre principali tipi di dirigibili:

  • dirigibile rigido, con una struttura interna in alluminio che ne determina la forma “a sigaro”, questo aerostato vola grazie a una struttura a celle riempite di gas. I dirigibili erano molto diffusi in passato, come i celebri Zeppelin che abbiamo ricordato poco fa;
  • dirigibile semirigido, una chiglia rigida o una capriata che sostiene il pallone in senso longitudinale. Questo tipo di dirigibile ha un pallonetto che può essere gonfiato e sgonfiato per equilibrare l’assetto durante il volo. Alcuni esempi celebri di dirigibili semirigidi del passato sono quelli progettati dai francesi Lebaudy e Julliot e dal generale italiano Umberto Nobile per le spedizioni al Polo Nord;
  •  dirigibile floscio o Blimp, un pallone che mantiene la sua forma soltanto grazie alla sovrapressione del gas rispetto all’atmosfera esterna. Questo tipo di dirigibile presenta dei ballonet, pallonetti ad aria, a poppa e a prua, che consentono un controllo del beccheggio. Questo tipo di mezzo è utilizzato principalmente per scopi commerciali e pubblicitari, tra i più noti quello della Goodyear Tire & Rubber Company.

Non temete, amici #AVGeek, il prossimo articolo della nostra rubrica tornerà a parlare di aerei!

A proposito: cosa ne pensate della nostra flotta?